Campo di deportazione a Hersbruck
Messa in posa della statua “senza nomi 1944-45”


Cieco paesaggio
che non risponde ai piú teneri cuori,
zoppicante indegna, la memoria
vi scivola in esso rovinosa,
famelica di perdono,

stride
sul binario
stride il treno all'arrivo
che frantuma il ghiaccio
il treno colmo di umani
a macerare,

Deposto sulle rovine starai,
idoletto verde,
a guardia
di voci impresse con graffi sui muri,
appresso a questo fiume
dove mani di sangue e colpe
hanno rinunciato a sperare

stride un altro treno
e risveglia il deportato

Da qui, Dio dalle mani bruciate, guarderai
come sia sfuggito ai soldati
e all'arte dello sparare.

Di questo splendere del tempo
sei tornato a testimoniare
come l'oscura morte
gli ha tolto il sorriso,
qui non sia dimenticato!

                                        Orru´ Luigi 2007
                                          Insegnante di lingue
                                          anneorru@hotmail.com